Musicista Trombettista Insegnante Editore
Il jazz deve essere vissuto, perché non sente le parole. Non lo puoi spiegare senza perderne l’esperienza. Vivere un viaggio, tracciare un linea dall’America al vecchio continente, un filo dal dixieland al jazz manouche, da Satchmo a Django, sulle ali della tradizione ed il vento dell’istante. Il modo ed il luogo in cui il jazz viene eseguito è sempre più importante di ciò che viene suonato. Simone Copellini, tromba e flicorno Michele Bianchi, chitarra Corrado Caruana, chitarra Stefano Carrara, contrabbasso
Jeangot Project Pagina Facebook
Si tu vois ma mère
A little on the lonely side
The days of wine and roses
Nostalgia